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Progetto di Scienze.

Classe III A Villaggio Kennedy

Anno Scolastico 2015/2016.

 

Il presente progetto intende avvicinare gli alunni alla cultura scientifica sviluppando un atteggiamento di base con l’acquisizione di abilità cognitive generali attraverso un approccio alle tecniche di indagine e alle procedure sperimentali; in tal modo , più che spettatori inerti, essi si avvieranno a divenire soggetti capaci di intervenire ed agire nei processi naturali e nelle attività scientifiche.
Gli alunni saranno condotti in un percorso di esplorazione della materia nei suoi elementi costitutivi e nelle sue trasformazioni per aiutarli a fissare alcuni elementi base per la comprensione del mondo che ci circonda.

È stato scelto il tema “acqua”, perché ogni alunno ne ha un’esperienza diretta, infatti non si può dimenticare come per giungere a capire la realtà, il punto di partenza sia necessariamente l’esperienza personale e come le attività debbano essere centrate su situazioni e fenomeni comprensibili.

L’acqua, quindi, permette di affrontare lo studio della materia e le sue trasformazioni partendo dall’esperienza personale per giungere alla definizione delle proprietà chimiche e fisiche che caratterizzano i materiali.

Prendendo l’avvio dall’osservazione è possibile introdurre grandezze fisiche e la loro misurazione per quel che riguarda i cambiamenti di stato dell’acqua; inoltre, dal sistema acqua – soluzione – emulsione, possono essere introdotti i concetti di atomo, molecola, legame chimico e reazione chimica.

La trattazione di questo argomento, inoltre, favorisce un taglio interdisciplinare che coinvolge l’italiano, la matematica, la storia, la geografia, le scienze, la tecnologia, l’arte, senza trascurare l’educazione ambientale e l’educazione alla salute

 

Finalità.

  • Crescita complessiva della cultura scientifico-tecnologica nella scuola attraverso l’interazione tra elaborazione teorica delle conoscenze e pratica laboratoriale;
  • Scoperta del laboratorio non solo come spazio finalizzato all’esecuzione di compiti prefissati, ma anche come orizzonte culturale nel quale gli alunni possano gradualmente appropriarsi di modi di osservare, descrivere e interpretare i fenomeni naturali.

 

 

 

Obiettivi formativi.

  • Stimolare la capacità di osservazione;
  • stimolare gli alunni a porsi domande;
  • sviluppare le capacità logiche;
  • educare a classificare.

 

Obiettivi specifici.

  • Avviare l’alunno all’acquisizione del metodo scientifico inteso come strumento di ricerca, di osservazione, di analisi, di descrizione, di verifica;
  • stimolare l’alunno a porsi domande riguardo a fenomeni o argomenti specifici;
  • distinguere in un fenomeno la causa e l’effetto;
  • acquisire la capacità di collegare i dati dell’esperienza per prospettare soluzioni, interpretazioni e previsioni.
  • conoscere alcuni elementi di fisica molecolare e chimica di base;

 

 

 

 

Obiettivi trasversali.

  • Promuovere il lavoro cooperativo;
  • introdurre cambiamenti significativi nella didattica attraverso la metodologia della ricerca-azione;
  • potenziare le capacità di ascolto, correzione e mediazione, per favorire un’attività condivisa.

 

Contenuti.

  • La materia (le molecole e gli atomi);
  • gli stati di aggregazione della materia;
  • la temperatura come misurazione di più o meno energia conferita alla materia;
  • il termometro;
  • la temperatura di fusione;
  • i passaggi di stato dell’acqua;
  • le soluzioni;
  • le emulsioni.

 

 

Competenze.

  • Sintetizzare i dati reali in tabelle, mappe, schemi;
  • comunicare usando linguaggi specifici per illustrare modelli e fenomeni;
  • collaborare e partecipare nel gruppo riconoscendovi il proprio ruolo;
  • osservare e registrare, classificare e saper leggere schemi.

 

 

Metodologia.

La metodologia sarà quella della ricerca-azione: partendo dall’esperienza e dalle idee che gli alunni hanno, si giungerà alle conoscenze attraverso esperienze concrete di laboratorio realizzate in piccoli gruppi.

In tal modo sarà favorita l’inclusione intesa come partecipazione attiva e consapevole di tutti i soggetti coinvolti, l’integrazione come collaborazione, rispetto e valorizzazione delle differenze, sarà stimolata l’attività di problem solving e di learning by doing.

L’utilizzo della tecnologia consentirà un ulteriore stimolo all’apprendimento e alla didattica attiva accrescendo la motivazione e il grado di partecipazione al processo formativo.

 

Spazi.

Aula, aula multimediale, laboratorio di scienze della scuola secondaria, palestra.

 

Tempi.

Il percorso si articolerà durante tutto l’anno scolastico.

 

Maria Pia Mancini